Uno dei requisiti più importanti di uno smartwatch, oltre alla durata della batteria o la presenza di un determinato sensore, è senz’altro la capacità di resistere al contatto diretto con l’acqua. Purtroppo non è sempre così semplice capire se un dispositivo è completamente impermeabile o testato per resistere solamente a spruzzi o brevi immersioni, ecco perché abbiamo pensato di proporvi una semplice guida per capire come scegliere il vostro smartwatch ideale.
Innanzitutto dobbiamo fare una prima e importante distinzione tra “completa impermeabilità” e “resistenza all’acqua”. Come dice la parola stessa, impermeabile significa che l’acqua non può in nessun modo penetrare all’interno dello smartwatch, mentre con la sola resistenza all’acqua il discorso cambia. Quali sono gli standard e le sigle utilizzate dalle case costruttrici che definiscono questo grado di resistenza?
La certificazione IP67 e IP68 e le ATM
IP è l’abbreviazione inglese per “Ingress Protection”, cioè la capacità del dispositivo di bloccare la penetrazione al suo interno non solo dell’acqua ma anche della polvere. Questo è uno degli standard più usati nel settore: avrete sicuramente visto le varie sigle IP67 o IP68 tra le caratteristiche. Più alto è il valore dell’ultima cifra, più alto è il grado di resistenza alla penetrazione dell’acqua.
Passiamo alla sigla ATM, che sta ad indicare le atmosfere (unità di misura della pressione). Maggiore è la profondità in acqua, più il numero delle ATM cresce: in linea di massima con 5ATM si può scendere fino ai 50 metri di profondità, 3ATM fino a 30 metri e così via.
Smartwatch Android Wear e resistenza all’acqua
La maggior parte degli smartwatch Android Wear in commercio è provvista della certificazione IP67: sulla carta questo valore indica una resistenza in acqua fino a 30 minuti e non oltre 1 metro di profondità, ma in pratica le cose potrebbero non essere proprio così. In realtà questi smartwatch non sono concepiti per il nuoto ma solamente per resistere a spruzzi, pioggia o piccole quantità d’acqua, quindi se decidete di portarli con voi in piscina è improbabile riportarli a casa sani e salvi.
Altra storia invece per lo standard IP68. L’ormai “anziano” Sony SmartWatch 3 ad esempio è stato certificato con questo standard (fino a 10 metri di profondità e non oltre i 30 minuti con acqua possibilmente non calda). In questo caso l’utilizzo in piscina è plausibile, ma non sognatevi di portarlo al mare.
Per fortuna la gamma di smartwatch per appassionati di nuoto si è ampliata in questi ultimi tempi, con l’arrivo del Casio Smart Outdoor Watch WSD-F20 (impermeabile fino a 50 metri di profondità) o del Nixon The Mission (fino a 100 metri di profondità). Da non dimenticare anche il Connected Modular 45, per i più fortunati che se lo potranno permettere, testato per le immersioni profonde in piscina.
Apple Watch Series 1 e Apple Watch Series 2: quanto sono resistenti all’acqua?
La prima generazione di Apple Watch è stata certificata IPX7, il che significa solamente la resistenza a spruzzi d’acqua (come lavarsi le mani, il sudore o la pioggia). Con la generazione successiva però, Apple ha deciso di rimediare a questa mancanza, introducendo la completa impermeabilità fino a 50 metri, sia in acqua dolce che in quella salata. Ecco quindi che l’Apple Watch Series 2 si classifica tra le prime posizioni in questa speciale classifica, ma senza esagerare: niente immersioni rapide in tenuta da sub o sci nautico, vi abbiamo avvertiti.
Garmin: la lista degli smartwatch impermeabili
Per quanto riguarda l’impermeabilità, Garmin prende la cosa molto sul serio, progettando la maggior parte dei suoi dispositivi per l’utilizzo in acqua. Dai bracciali fitness Vivosmart 3 e Vivosmart HR+ (fino a 50 metri di profondità) agli smartwatch più completi come il Forerunner 935 o il Fenix 5 (anche qui fino a 50 metri/5ATM).
Via: Wareable.com
Marco Voltazza