Android Wear 2.0: niente installazione automatica delle applicazioni da telefono a smartwatch

28-10-2016 tutte le categorie -

Nei primi mesi del 2017 Google lancerà il nuovo aggiornamento per il sistema operativo dedicato agli smartwatch, Android Wear 2.0. Le novità introdotte con questo update, ampiamente testate grazie alle varie Developer Preview, sono molte, ma tra le tante funzioni aggiunte, ce ne sono alcune che spariraranno. In particolare, l’installazione automatica delle applicazioni dal telefono allo smartwatch non sarà più attiva.
 
In futuro, con Android Wear 2.0 sarà possibile installare solamente applicazioni stand-alone (cioè che funzionano anche senza la presenza di altri dispositivi) create appositamente per la piattaforma Android Wear, attraverso il Play Store. Stando alle parole di uno sviluppatore in contatto con la redazione di 9To5Google, il sistema che permetteva l’installazione automatica delle app presenti sullo smartphone anche sull’orologio non sarà più presente, in favore di una classica installazione manuale da parte dell’utente.
 

Android Wear 2.0: nello smartwatch ci saranno solamente app dedicate

 
Da un lato, la cosa potrebbe essere spiacevole, dato che l’utente dovrà fare due installazioni diverse per la stessa app, ma dall’altro consentirà un maggiore controllo di ciò che finirà dentro lo smartwatch. Questo cambiamento, oltre ad influenzare l’esperienza utente, porterà dei grossi cambiamenti anche per gli sviluppatori delle app, che dovranno necessariamente aggiornare i propri titoli prima dell’arrivo di Android Wear 2.0.
 
Le applicazioni progettate per le versioni 1.x di Android Wear difficilmente potranno essere compatibili con il nuovo aggiornamento di sistema, ma dovranno essere adatte e possibilmente pubblicate separatamente nel Google Play Store. C’è da dire anche che, in questa maniera, gli stessi sviluppatori potranno creare app molto più ottimizzate per gli smartwatch Android.
 
Alla fine, resta da capire se questa nuova gestione delle installazioni sarà favorevole o no all’utenza: meglio avere qualche app in più sullo smartwatch, magari inutile, che doverle scaricare ogni volta manualmente per ogni dispositivo, perdendo così più tempo? Diteci la vostra nei commenti.
Marco Voltazza

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